EXAMLETO (2014)

EX AMLETO
di
William Shakespeare

da
Roberto Herlitzka

Traduzione
Alessandro De Stefani

un film di
Ruggero Cappuccio

con
Roberto Herlitzka
e per la prima volta sullo schermo
Mariagrazia Inverso

Musiche
Marco Betta

Costumi
Carlo Poggioli

Scenografia
Mariangela Caggiani

Aiuto regia
Nadia Baldi

Direttore della fotografia
Giovanni Ragone

Montaggio
Nello Grieco

riprese dall’alto
Dario Baldi

Operatore
Tonino Cesarini

Assistenti operatore
Marco Pasini / Giacomo Ragone

Fonico presa diretta
Antonio Casella

Segretaria di edizione
Francesca Cardinale

catering
Marilena Speranza

Produttore esecutivo
Teatro Segreto srl

Si ringrazia
Provincia di Salerno
Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni
Comune di Sessa Cilento

un ringraziamento particolare a
Marco Gaeta
Antonio Migliorino
Antonio Vitale
Paola Scielza
Angelo Speranza
Laura Di Matteo

e tutti gli abitanti di Valle Cilento

 

Sinossi
Roberto Herlitzka vincitore del Nastro d’Argento per il Cinema lo scorso anno e del David di Donatello come migliore attore protagonista in Buongiorno notte di Bellocchio, autore di stupende interpretazioni nei film Il rosso e il blu, La bella addormentata, La grande bellezza; Ruggero Cappuccio autore di Fuoco su Napoli (Feltrinelli – migliore libro italiano dell’anno 2011; il premio Vittorini, Il premio Napoli edizione 2011), sceneggiatore e regista dei film Rien Va con Roberto Herlitzka, Chiara Muti e Lello Arena; de Il Sorriso dell’ultima notte con Chiara Muti, Gea Martire, Giovanni Esposito, Claudio di Palma e Ciro Damiano e di Lighea o i silenzi della memoria con Roberto Herlitzka e Claudio di Palma; e TEATRO SEGRETO SRL dopo circa vent’anni di replica in tutti i maggiori Teatri Italiani e Internazionali con enorme consenso di pubblica e critica, danno vita a un Film per il teatro dal titolo EXAMLETO.

Il progetto cinematografico parte dal presupposto che  un vecchio attore si prepara all’ultimo spettacolo della sua vita.
Herlitzka – Amleto raggiunge un castello misterioso (La location destinata a quest’opera si trova nel Parco Nazionale del Cilento, di preciso a Palazzo Coppola di Valle Cilento) . E’ libero dalle tentazioni del narcisismo. Non reciterà per un pubblico. Vivrà l’interpretazione dell’Amleto di Shakespeare come viaggio di iniziazione verso la morte. Attraverserà le strade di un piccolo villaggio collinare del Sud Italia. I suoi occhi racconteranno un desiderio enigmatico: si direbbe che abbia una singolare missione da compiere. Nell’attraversare la campagna per raggiungere la sua meta, ascolteremo i suoi pensieri in voce off.

“Non suono il flauto non mi specchio il viso
non leggo il testo non tiro di spada
non tocco il cranio non muoio neppure
non ho trent’anni e non faccio l’Amleto.
Ma lui si fa da solo, anche da me.”

Poco dopo il vecchio incontrerà una bambina intenta a giocare su antiche scale di pietra. L’uomo raggiungerà l’ingresso del castello settecentesco avvolto dall’isolamento e dal silenzio. Entrerà attraverso il grande portone. La bambina verrà attratta e incuriosita da ciò che vede. Si avvicinerà al portale del castello e cercherà di spiare tra le commessure dei vecchi battenti di legno. Ascolterà le misteriose parole che l’uomo pronuncerà in solitudine tra le stanze dell’antico edificio. Il vecchio attore è solo. E’ solo anche l’Amleto che interpreta, capace di parlare con tutti i personaggi del suo dramma mentre restano muti e invisibili.
E’ l’incipit del film: due generazioni si incontrano per produrre un luminoso corto circuito tra modernità e tradizione. La ricerca del trapasso e la ricerca della crescita entreranno nel campo magnetico del teatro e di Shakespeare.

Quando l’attore –Amleto pronuncerà la celebre battuta finale dell’opera” Tutto il resto è silenzio”, l’attore sarà vicino al trapasso.
La bambina lo cercherà tra le stanze deserte. Il mondo dell’immaginazione attivato dall’attore, l’ha conquistata. La potenza della fantasia la raggiunge come un’eredità umana che la accompagnerà in futuro. Il film termina con la prima battuta pronunciata dall’attore…questa volta a dirla sarà lei stessa:” Sembra…è!”

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